L’assemblea organizzata dalla Confederazione Cacciatori Toscani a Grosseto ha attirato più di 400 persone proveniente da tutta la Toscana per affrontare la questione della legge obiettivo che regola la gestione degli ungulati. L’appello dell’associazione è stato dunque ben recepito ed è servito a fare il punto sul testo normativo, oltre che a ripercorrere tutte le tappe dell’impegno concreto. La CCT ha voluto ricordare proprio come questo sia stato un impegno solitario, visto che c’è stato un lavoro quotidiano caratterizzato da una presenza assidua a ogni singolo passaggio della legge con documenti e proposte, mentre le altre associazioni “brillavano per la propria assenza”.
Come si legge nella nota ufficiale, inoltre, queste stesse associazioni si sono “svegliate all’improvviso”. L’assemblea grossetana ha visto la partecipazione di Marco Remaschi, assessore regionale all’Agricoltura. La CCT ha ribadito e ricordato il proprio ruolo, le competenze e i mezzi per gli Ambiti Territoriali di Caccia, i criteri di individuazione delle aree, le modalità degli interventi di controllo, il ruolo delle squadre nella gestione del cinghiale e altro ancora.
Remaschi ha assicurato che ci sono risposte positive per quel che riguarda i punti principali e controversi che sono oggetto delle proposte dei cacciatori toscani. In aggiunta, l’assessore ha sottolineato come la legge assicuri alle squadre di caccia al cinghiale e agli ATC che non ci sarà una riduzione delle aree vocate. L’apertura è stata accolta in modo positivo dall’assemblea e dagli organizzatori, i quali sono ora in attesa di completare l’esame dei documenti sui provvedimenti attuativi della legge.