Come reso noto dalla CCT sono state presentate le proposte di squadre e distretti per quel che riguarda la Legge Obiettivo sugli ungulati toscani. Le discussioni sulla caccia al cinghiale e sui risultati del testo normativo continuano a rimanere al centro della discussione nelle stanze della Regione, ma soprattutto tra i cacciatori. I punti essenziali sono i seguenti:
– Nuova regolamentazione della caccia di selezione al cinghiale, periodi ben definiti;
– Introduzione di una fascia cuscinetto (buffer) tra area vocata e non vocata;
– No ad ogni forma di foraggiamento per i selecontrollori al cinghiale in area non vocata;
– Pieno riconoscimento del ruolo delle squadre di caccia al cinghiale nelle attività di controllo e prevenzione;
– Revisione delle procedure e dei tempi per l’esercizio del’ esercizio della caccia in forma singola nelle aree non vocate;
– Revisione e snellimento delle procedure dell’ art. 37 per favorire in tempi e forme consone, le operazioni di controllo ed abbattimento negli istituti faunistici anche con il coinvolgimento delle squadre.
– Riaffermare normativamente la tradizionale caccia in braccata al cinghiale, come strumento di serio contenimento, radicato e voluto per poter dare continuità popolare a questa importante forma di caccia.
Infine è stato deciso di mantenere aperta la discussione e l’informazione puntuale attraverso altre occasioni d’incontro, sull’evoluzione della fase emendativa alla Legge e sui lavori del Consiglio Regionale.