Norme per le quali Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta chiede uno stralcio ed un rinvio a nuova discussione una volta fuori dall’attuale stato emergenziale o, in subordine, la cancellazione. “In un momento di emergenza sanitaria non è ragionevole procedere a tutto sprone su norme divisive e complesse come quelle contenute nel DDL in questione. In questo momento storico – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – è pericoloso prevedere maggiore mobilità venatoria (specie, tempi e spazi). Una vera e propria deregulation per un’attività assolutamente non necessaria al Paese, che inoltre crea danni alla fauna e all’ambiente.
Sarebbe esattamente l’opposto rispetto a quanto tutte le indicazioni scientifiche chiedono per difendere la salute dei cittadini e favorire e sostenere una ripresa sociale ed economica in un contesto fortemente cambiato dalla pandemia”. “Stiamo assistendo ad un tentativo evidente e completamente ingiustificato di andare verso il “grilletto libero” – dichiara Angelo Porta, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Fra le specie a cui si vuole aprire la caccia alcune sono “minacciate a livello globale”, altre che sono in pericolo sul continente Europeo, altre infine a forte rischio in relazione ai cambiamenti climatici dell’ambiente montano.
La caccia notturna “con ausilio di fonti luminose” mette a forte rischio tutta la fauna selvatica e non solo gli ungulati oggetto del provvedimento e, in ultimo, gli stessi cacciatori. L’unica limitazione che si prospetta, ovvero la possibilità di vietare la caccia su un fondo aperto, è legata ad un piano faunistico regionale inesistente, che la giunta regionale ha rinviato di tre anni e che aspettiamo da “solo” 28 anni. È assurdo che per il divertimento di una esigua minoranza, peraltro in costante calo, della cittadinanza piemontese, si mettano in pericolo la sopravvivenza di specie protette e ricchezze ambientali che possono rappresentare il volano di una prossima ripresa economica”.
Forza Piemonte e Valle d’Aosta. Non fermatevi. Anche le minoranze x di più in calo, vanno tutelate. Anche le minoranze, x di più in calo, hanno i loro diritti e vanno rispettati.