“Nonostante gli innumerevoli appelli del mondo agricolo di questi ultimi anni, i problemi derivati dalla crescita fuori controllo di alcune specie animali stanno continuando ad aumentare, mentre si faticano a trovare le politiche pubbliche di contenimento”. Lo denuncia Legacoop Romagna, che lamenta l’aumento del pericolo per le persone e danni all’agricoltura. “Specie alloctone come nutrie e daini, ma anche autoctone come cinghiali e storni, continuano a creare danni enormi al settore primario.
Gli organismi preposti faticano a presidiare le problematiche che le aziende pongono con sempre maggiore frequenza, con rischi che riguardano notoriamente anche la tenuta idrogeologica del territorio (argini dei fiumi e dei canali traforati) e la sicurezza stradale. Richiamiamo tutti gli enti locali, a partire dalla Regione e lo Stato – scrive Legacoop – a rafforzare con decisione le politiche per il controllo della fauna selvatica.
Oltre ai danni alla produzione ci sono ormai rischi per le persone. Lo sconfinamento degli ungulati dai terreni agricoli alle strade ha già causato numerosi incidenti automobilistici e scontri con i veicoli”.