Gli agenti della Polizia provinciale di Lecco nel giro di quattro mesi e mezzo sulle sponde del lago hanno abbattuto 48 cormorani, poco meno della metà dei 114 di tutta la Lombardia. I colleghi di Como ne hanno invece “colpiti e affondati“ 44, quelli di Varese 22, mentre quelli di Bergamo e di Brescia nessuno. “Come Regione abbiamo autorizzato l’abbattimento di 993 esemplari, esattamente il 10% di quelli presenti in Lombardia secondo i censimenti, e non si arriverà nemmeno lontanamente a raggiungere quell’obiettivo”, commenta Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.
Per offrire man forte ai poliziotti provinciali dal Pirellone stanno valutando la possibilità di reclutare pure i cacciatori. Sono abbattimenti selettivi per il contenimento della specie, poiché, secondo alcuni esperti i pennuti stanno decimando i pesci nostrani, specialmente alborelle, triotti e agoni. “Abbiamo tempo ancora fino a metà marzo per arrivare ai numeri dell’anno scorso, che si assestano sul centinaio di esemplari abbattuti – spiega il comandante della Polizia provinciale lecchese Raffaella Forni –.
Rispetto al passato comunque mi pare che nel nostro territorio i cormorani siano sensibilmente diminuiti, magari perché si sono spostati altrove grazie anche alle azioni di dissuasione che abbiamo messo in atto. Personalmente sono soddisfatta del lavoro svolto dai miei agenti del Nucleo ittico e venatorio, in 7 unità hanno abbattuto la metà dei cormorani abbattuti in tutta la Regione, in un periodo in cui ci siamo pure dovuti occupare della stagione della caccia, dell’attività antibracconaggio e di tutte le altre mansioni ordinarie quotidiane” (Il Giorno).
Certo che con le norme in vigore dalla legge nazionale e quelle per il contenimento dei cormorani,voglio vedere come faranno a contenere tale specie in quanto tra Parco Adda,Parco Valle del Lambro e distanze da tenere,divieto di sparo sui posatoi,divieto di utilizzo della barca,ecc,mi vien da sorridere a simili richieste,quanti cacciatori saranno disposti a rischiare il proprio porto d’armi?