La diatriba tra il pallone d’oro Roberto Baggio e il leader del movimento “Centopercentoanimalisti” Paolo Mocavero vivrà una seconda puntata. L’ex disc-jockey, difensore degli animali, è stato nuovamente rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti dell’ex campione oggi 54enne, ex stella di Vicenza, Juve, Inter, Milan, Brescia e Bologna. Il processo si riferisce a quanto dichiarato da Mocavero nel corso di una puntata della trasmissione “La zanzara” di Radio 24.
Dopo una condanna per lo stesso motivo, il leader animalista si lasciò andare a queste esternazioni: “Mi assumo la responsabilità. Otto mesi di reclusione e un risarcimento di cinquemila euro per aver detto che Baggio è un ignorante, un buddista che va in Argentina ad ammazzare animali. Mi sembra esagerato ma non userò la prescrizione andrò fino in fondo. Baggio come tutti i cacciatori è un uomo di m**da. E’ chiaro? Io non sono un pupazzo di quelli che dicono una cosa e si rimangiano quello che dicono subito dopo. Chi va a caccia è un uomo di m**da. Come tutti i cacciatori è un assassino”. Dovesse crepare domani non me ne fotterebbe una ceppa”.