L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) farà invece leva sulla fine di gennaio come avvenuto in altre occasioni. Federcaccia ha nel frattempo prodotto altri documenti per arricchire il proprio punto di vista, inviando il tutto alle associazioni che saranno presenti nella capitale transalpina.
Il tentativo è quello di convincere ISPRA in merito alla confusione tra movimenti invernali e migrazione, dato che non tutti i movimenti in questione possono essere considerati migrazioni. In ogni caso la Commissione dovrà prendere una decisione e quindi si attendono nuovi aggiornamenti in merito per capire il futuro di questi prelievi venatori e le varie posizioni in ballo.
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