La Federcaccia comunale di Spoleto (provincia di Perugia) ha messo nero su bianco alcune riflessioni in merito al prelievo della tortora in pre-apertura. La lettera con cui il Ministero dell’Ambiente ha invitato Regioni e Province a non autorizzare questa caccia ha lasciato l’associazione a dir poco basita. L’unico aggettivo che viene in mente è proprio questo, dato che fino a pochi giorni fa lo stesso Ministero aveva accordato venti capi come carniere annuale per ogni cacciatore.
Il cambiamento non è accettabile, anche perchè sopraggiunto durante la promulgazione dei calendari venatori. La proposta del dicastero è infondata dal punto di vista scientifico e basata solamente sull’emotività. La Federcaccia sta fornendo invece i suggerimenti giusti per mantenere o stabilire la caccia alla tortora in pre-apertura, una tradizione che in Umbria dura da oltre 20 anni. Nel dettaglio, la specie è studiata con alcuni programmi nazionali di monitoraggio delle popolazioni. La specie, in Europa, è suddivisa in tre sub popolazioni con altrettante linee di rotta migratoria.
La linea che interessa l’Italia è caratterizzata da una generale stabilità della popolazione negli ultimi 15 anni. Il prelievo insiste, inoltre, sulla popolazione più numerosa prima che ci sia una parte importante della mortalità. La situazione del periodo compreso tra il 2000 e il 2014 si può considerare stabile e la gestione venatoria va considerata positivamente. FIDC Spoleto si attende ora buon senso dalla Regione, come anche da quelle vicine con cui si è soliti interagire.