Per il cinghiale, proponiamo tre giornate fisse a settimana per il periodo massimo di tre mesi previsto dalla legge quadro nazionale, andando ad inserire e prevedere tutte le forme di caccia previste e non in contrasto con il medesimo articolo 18 della legge 157/92, per tale specie. Per l’addestramento cani, nei territori dove la caccia non è vietata e nei periodi consentiti dalla attuale normativa regionale di riferimento, EPS chiede di consentire l’addestramento, anche in periodo di covid-19 e con le limitazioni previste, almeno nell’ATC di Residenza Venatoria e/o nell’Azienda Faunistica ove il cacciatore è iscritto per l’annata corrente.
Infine bisogna inserire, una norma di salvaguardia, che possa consentire, almeno nell’ATC di Residenza Venatoria e/o nell’Azienda Faunistica ove il cacciatore è iscritto per l’annata corrente, di poter esercitarne l’attività, anche in periodo di coronavirus e con le eventuali limitazioni previste, nel rispetto delle norme di sicurezza”.