Come reso noto dalla CCT (Confederazione Cacciatori Toscani), si è appena svolto il tavolo di confronto promosso dall’assessore della Regione Toscana Marco Remaschi sul nuovo calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019. L’associazione ha presentato le proprie osservazioni. La prima preoccupazione riguarda la certezza di diritto ai cacciatori e la messa in sicurezza del calendario da ricorsi o polemiche. I suggerimenti e le valutazioni su diversi argomenti, tra cui la caccia di selezione al capriolo, non sono stati possibili a causa della mancanza di concertazione. Si ritengono necessari correttivi inerenti la delibera che fissa le quote alla caccia agli ungulati e su quella relativa al prelievo dello storno in deroga.
Altro elemento che è stato richiamato con forza è quello di garantire la massima celerità nei tempi di approvazione, in ragione alle certezze a cui facevamo riferimento e per assicurare ai cacciatori un riferimento certo per lo svolgimento dell’attività venatoria di questa stagione ormai alle porte. Per quel che riguarda la caccia al cinghiale in braccata, le intenzioni della Regione di aumentare il periodo per questa specie vengono considerate pericolose a causa dei rischi di ricorso e le eventuali sospensive. È stata posta la necessità di imprimere una svolta più coraggiosa per l’inserimento del prelievo (in deroga) della tortora dal collare e del piccione selvatico (forma domestica) da attivare in via prioritaria nella fase di maturazione delle colture oleaginose, nei terreni a seminativo.
Per quanto riguarda il giorno di inizio dell’addestramento dei cani, anche quest’anno si rileva una posticipazione del periodo di apertura ed è stato richiesto il rispetto delle date previste dalla Legge e comunque la contrarietà ad un apertura in giorno infrasettimanale. CCT, infine, vorrebbe riconfermare la pre-apertura, (una giornata piena alle specie di indirizzo, più la seconda per Storno, Corvidi, Piccione e Tortora dal Collare).