Per l’uomo ci sarebbe stato un eccesso di potere, oltre all’omessa comunicazione dell’avvio di procedimento e a un difetto di istruttoria. Il ricorso è stato inevitabilmente respinto in quanto le censure di chi lo ha proposto non potevano essere condivise. L’imperizia è stata riconosciuta, come anche la scarsa affidabilità del soggetto a detenere armi e munizioni.
Non può essere considerata una colpa nemmeno il mancato avvio del procedimento, anche perchè ormai si tratta di una prassi giurisprudenziale ben consolidata. Il ricorrente è stato quindi condannato a pagare le spese di lite, liquidate nella somma di mille euro oltre ad accessori di legge. In altre sentenze simili non si potrà non tenere conto di questo precedente.