Nell’ultimo dei numerosi incontri che hanno visto le Associazioni Venatorie e Agricole della Toscana confrontarsi con la Regione su molteplici temi, si è parlato del calendario venatorio per la prossima stagione venatoria. Per Arci Caccia, il tema centrale è quello di dare certezze ai cacciatori, evitando di incappare in ricorsi e conseguenti decurtazioni dei tempi e dei modi di caccia.
Per questo, dopo aver consultato il proprio Comitato Tecnico Scientifico, la dirigenza di Arci Caccia ha inviato in Regione quanto segue:
Prea-pertura: La proposta di inserire tra le specie oggetto di pre-apertura solamente la tortora ed i corvidi, con l’eventuale aggiunta delle specie in deroga (storno, piccione, ecc..) ci trova d’accordo, soprattutto alla luce della sentenza del TAR che ha definitivamente ribadito la posizione che ci ha privato di 15 giorni di caccia a colombaccio, merlo, germano reale ed alzavola.
Tempi di caccia: Come già ribadito nell’ultimo incontro svoltosi in Regione, la nostra opinione riguardo alla caccia in battuta al cinghiale è che vadano conservati i tempi al momento in essere nelle varie ATC, in modo da mantenere abitudini e schemi organizzativi ormai consolidati. Per quanto riguarda la beccaccia ed i turdidi, concordiamo che la soluzione più auspicabile sia quella di mantenersi il più possibile fedeli ai dettami della 157/92, al fine di ridurre al minimo i rischi di ricorso.
Incremento dell’uso del tesserino elettronico: Pur concordando con il fatto che quella messa in campo dalla Regione sia una lodevole iniziativa, che, comunque procede nella direzione in cui si evolverà certamente la caccia, sconsigliamo di procedere rendendo obbligatorio l’uso dell’app Toscaccia. Piuttosto sarebbe opportuno individuare delle premialità che inducano i cacciatori ad aderire spontaneamente (ad esempio la concessione gratuita del pacchetto 5 giornate od, ancor meglio, la concessione della possibilità, per gli iscritti a Toscaccia, di cacciare la migratoria per 5 giornate settimanali in ottobre e novembre senza il vincolo della caccia da appostamento).
Per i cacciatori di selezione, si potrebbe usare l’App per uniformare a livello Regionale le procedure di teleprenotazione, con notevoli risparmi per gli ATC. Con l’Applicazione potrebbe avere una soluzione anche la problematica dei carnieri di allodola o di starna (specie a prelievo contingentato per cui Ispra richiede un monitoraggio continuo), stesso discorso per lo storno, il cui prelievo potrebbe essere coordinato e monitorato attraverso l’Applicazione.