Si tratta – come fa presente Maurizio Cristofani, comandante delle guardie WWF per la Toscana – di dati cumulativi che si riferiscono alla totalità dei servizi svolti (caccia, pesca, zoofili), ma la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda la caccia. Andando a vedere più nel dettaglio, al primo posto per numero di violazioni (80) troviamo Firenze, in prima posizione anche per importo delle multe (quasi 14mila euro), sequestri (15) e denunce penali (10).
Il resoconto parla di un aggravarsi delle violazioni a fronte della costante diminuzione del numero dei cacciatori. Il bracconaggio si macchia di crimini gravi che prevedono sanzioni salate (che sembrano non scoraggiare i malintenzionati) come l’abbattimento di specie protette, l’uso di armi modificate e addirittura porto abusivo di arma da fuoco.
Articolo fatto male,lascia intendere che il bracconaggio sia una branchia della caccia,mentre i bracconieri a volte non hanno neppure il Porto d’armi,inoltre queste sono presunte violazioni,bisognerà vedere poi in sede giudiziaria quante di queste verranno confermate o cassate.
Buongiorno, non è l’articolo ad essere fatto male, ci siamo limitati a riportare il punto di vista delle guardie del WWF.
Cordiali saluti