Le fibrille nervose sono distribuite in maniera abbastanza comune, ma in questo caso viene assorbita l’energia di qualsiasi impatto, soprattutto quando i cervi si affrontano tra di loro. Secondo l’autore principale della ricerca, Paolino De Franco (School of Engineering and Materials Science), si aprono ora delle possibilità interessanti, visto che il “segreto” di queste corna potrebbe essere sfruttato per sviluppare una nuova generazione di materiali in grado di resistere a ogni tipo di urto. La prossima fase dello studio sarà la creazione di un modello stampato in 3D con la stessa configurazione delle fibre dei cervi e un interfaccia elastico.
Un canale su cui indagare L’eurodeputato monfalconese Anna Maria Cisint (Lega) ha posto l'accento su una questione finora poco dibattuta: "Da tempo ci giungono notizie in merito all’esistenza di un canale di comunicazione privilegiato tra la Direzione Generale Ambiente della...
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