Le fibrille nervose sono distribuite in maniera abbastanza comune, ma in questo caso viene assorbita l’energia di qualsiasi impatto, soprattutto quando i cervi si affrontano tra di loro. Secondo l’autore principale della ricerca, Paolino De Franco (School of Engineering and Materials Science), si aprono ora delle possibilità interessanti, visto che il “segreto” di queste corna potrebbe essere sfruttato per sviluppare una nuova generazione di materiali in grado di resistere a ogni tipo di urto. La prossima fase dello studio sarà la creazione di un modello stampato in 3D con la stessa configurazione delle fibre dei cervi e un interfaccia elastico.
Gestione del patrimonio ambientale Venerdì 16 maggio alle ore 20.00 presso la Sala “La Tappa” a Valle di Cadore (Belluno) l’U.N.C.Z.A. (Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi – settoriale FIdC) organizza una serata culturale sul “ruolo strategico del cacciatore di montagna...
Vedi altroDetails