Le date tanto attese
Si apre la nuova stagione di caccia e come ogni anno il periodo che ha preceduto l’apertura è stato carico di polemiche e finte promesse, di cui già ne conoscevamo l’esito, pre apertura alla tortora sospesa e l’incertezza fino al 24 settembre se beccaccia e turdidi saranno cacciabili fino al 31 gennaio, in barba ai saltimbanchi della politica sostenuti da alcune associazioni venatorie che al grido “di più tempi e specie”, adesso si scagliamo contro chiunque dissente dalla loro demagogia populista, addirittura contro la stessa Regione che ne ha accolto le richieste. La lettera del “governo amico dei cacciatori” con la quale si invitava le Regioni a non inserire la tortora tra le specie cacciabili per il 2024, la dice lunga su quello che sarebbe accaduto in caso di ricorso.
Conservazione della biodiversità
È giunto il momento di aprire una nuova fase per una caccia moderna e sostenibile, che si lasci alle spalle il passato e che guardi al futuro. La necessità di conservazione della biodiversità che ogni giorno ci viene ricordata, non può che coinvolgere anche il mondo venatorio, dobbiamo essere noi a promuovere l’attuazione corretta dei piani di gestioni delle specie in declino, pretendere dalla politica che le risorse che l’Europa mette a disposizione per la conservazione degli habitat e della fauna vengano effettivamente utilizzate, che i piani di gestione dei SIC e ZPS, per i quali sono stati già spesi svariati milioni di Euro vengano correttamente attuati, anche con l’aiuto del mondo venatorio. Solo così saremo in grado di ricostruire un rapporto con la società e con il mondo ambientalista, che oggi è visto come il nemico da combattere e non come un possibile alleato.
In bocca al lupo
Dobbiamo essere noi a promuovere la conservazione di quelle specie cacciabili e non solo, che oggi risultano in declino ed è sotto gli occhi di tutti, lo dobbiamo alla nostra passione e soprattutto ai nostri figli. Essere cacciatori oggi, non è solo imbracciare un fucile e sparare, ma significa acquisire una consapevolezza che la fauna è una risorsa rinnovabile ma non infinità, avere la percezione che molte specie sono in difficolta non certo per la pressione venatoria, ma per la perdita continua di habitat che le attività umane hanno causato nell’ultimo mezzo secolo. Nonostante ciò siamo arrivati al giorno dell’apertura generale, viviamo la nostra passione nel rispetto delle regole, solo se saremo cacciatori accorti, custodi di fauna e ambiente, potremmo costruire un futuro. In bocca al lupo a tutti (Il Presidente Regionale Arci Caccia Umbria – Bennati Emanuele).