L’Associazione Beccacciai d’Italia ha pubblicato un post su Facebook che purtroppo non induce all’ottimismo per quel che riguarda i prossimi mesi. Come comunicato da Denes Fluck, il quale è presidente dell’Associazione Beccacciai Ungheresi, oltre che segretario della FANBPO (Associazioni Nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale), l’estate non è praticamente mai arrivata nelle aree di riproduzione delle beccacce.
In particolare, le temperature sono state di gran lunga inferiori rispetto alle medie del periodo, senza dimenticare le piogge abbondanti. Soltanto verso la fine di luglio, poi, le temperature sono aumentate, ma allo stesso tempo c’è stata parecchia umidità. Di conseguenza si potrebbero perdere molti nidi e le eventuali covate avvenute proprio negli ultimi giorni dello scorso mese.
La conclusione è purtroppo negativa: come sottolineato dai Beccacciai d’Italia, potrebbero esserci meno beccacce e molti giovani di classe 4 (jc4), vale a dire nati tardivi. Un riscontro migliore si avrà comunque nel corso dell’inanellamento, ad esempio quello che avverrà in Ungheria, nei pressi del Lago Balaton, una sosta importante della migrazione prima dell’arrivo dei flussi di beccacce in tutto il nostro paese.