Inoltre, è stata esclusa la tortora nella giornata di domenica 17 settembre 2017. La Federazione Italiana della Caccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arci Caccia, Italcaccia, ANUUMigratoristi ed Ente Produttori Selvaggina non hanno condiviso le conclusioni dell’ISPRA, il quale si è rivolto a tutte le regioni italiane, ma hanno prodotto un documento condiviso e dall’importante contenuto tecnico-scientifico.
Le associazioni calabresi hanno esaminato le condizioni climatiche e le ricadute sulla fauna, oltre alle evidenze scientifiche sulle specie cacciabili in pre-apertura: negli ultimi 15 anni, caratterizzati anche da siccità e caldo, la demografia è risultata favorevole. Il prossimo 14 settembre sarà esaminato il ricorso del WWF al Tribunale Amministrativo Regionale in merito allo stesso calendario venatorio, documento che verrà difeso dalle associazioni, anche perchè scaturito da una serie di riunioni della Consulta Faunistico Venatoria. La costituzione in giudizio sarà la reazione inevitabile al ricorso animalista.