La Federcaccia Regionale Liguria ha informa che la scorsa settimana è stata predisposta dal Coordinamento delle Associazioni Venatorie Liguri e spedita alla Presidenza del Consiglio di Ministri, ai Ministri degli Affari Regionali e le Autonomie, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali una lettera che evidenzia alcuni degli evidenti profili incostituzionali della Legge Regionale del Piemonte n. 5 del 19/06/2018 “Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria”.
La prima parte del testo che non viene ritenuta conforme ai dettami della Carta Costituzionale è il quinto comma dell’articolo 2. Si tratta dell’esclusione dal prelievo venatorio di diversi uccelli acquatici, dell’allodola, della pernice bianca e della lepre variabile. Le Regioni non possono prevedere specie cacciabili o non cacciabili ulteriori rispetto a quelle indicate dalla Legge Nazionale sulla caccia. Un’altra norma incostituzionale è quella dell’articolo 6, per la precisione il settimo comma.
Nel testo si legge come il proprietario del fondo che voglia vietare la caccia deve inoltrare una richiesta motivata, ma in questo caso si sta modificando un aspetto che attiene all’ordinamento civile, competenza esclusiva dello Stato. Tra le altre norme incostituzionali si può citare l’utilizzo del collare elettrico nell’addestramento cinofilo (articolo 14 comma 2), dato che la Legge 157 del 1992 individua i piani faunistico venatori e le zone e i periodi di questa attività.