Nelle ultime ore quattro associazioni animaliste hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Milano contro il piano di abbattimento delle volpi predisposto dalla Regione Lombardia in territorio bresciano. La richiesta della Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC), Lega Anti Vivisezione (LAV), Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) e Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) è facilmente intuibile.
Le quattro sigle sono contrarie al piano che prevede una caccia alla volpe nei prossimi cinque anni, un prelievo consentito ai cacciatori dell’ATC Unico di Brescia. Il piano fa riferimento agli adulti e ai cuccioli dell’animale: il ricorso è caratterizzato da una sottolineatura, cioè la mancata emergenza per quel che riguarda le volpi, con gli abbattimenti che sarebbero motivati soltanto dalla richiesta dei cacciatori, intenzionati a tutelare i fagiani nel corso della stagione venatorio.
Negli ultimi giorni di questo mese di luglio ci sarà la discussione vera e propria del caso. Il piano non prevede limiti orari e nemmeno temporali. Inoltre, le associazioni animaliste hanno definito “inesistenti” i dati alla base degli abbattimenti, in particolare non ci sarebbero motivazioni sanitarie e nemmeno di sovrappopolazione.