Le decisioni di Prefettura e TAR
Arriva dall’Umbria una notizia che aggiorna la casistica relativa al diniego della licenza di caccia. Il protagonista della vicenda è un uomo di Perugia che ha chiesto espressamente la revoca del decreto con cui la stessa licenza gli era stata tolta, oltre al divieto di detenzione di munizioni. La Prefettura e il TAR hanno però detto no. Il motivo?
Le accuse contestate
Questa persona viene considerata troppo pericolosa. La revoca era infatti scattata dopo la denuncia da parte della ex badante della madre, con l’accusa di atti persecutori. La denuncia non aveva però portato a nulla, al punto da far archiviare il caso. La revoca è stata comunque confermata perché l’uomo avrebbe uno scarso autocontrollo, inconciliabile con la detenzione di armi.
Nuova istanza in vista?
Come sottolineato dai giudici amministrativi, tra l’altro, queste decisioni non hanno in alcun modo l’intento di punire, bensì di dar vita a un’azione preventiva-cautelare. Il ricorrente avrà comunque la possibilità di presentare una nuova istanza in merito al divieto di detenzione di armi.