“Ho firmato una mozione, insieme al capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Lazio Angelo Orlando Tripodi, presentata dalla mia collega Laura Cartaginese (Lega) , per consentire ai cacciatori l’esercizio dell’attività venatoria non soltanto all’interno del proprio comune, ma nel territorio ricadente entro i confini dell’Ambito territoriale di caccia di residenza venatoria”. A dichiararlo, in una nota stampa, è il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega). “Oltre ad aver comportato difficoltà e drammi per le famiglie e l’economia, – spiega il Consigliere regionale – l’emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid-19 ha bloccato anche la corretta gestione del patrimonio faunistico e, con essa, l’attività venatoria.
I cacciatori si sono attivati al fine di richiedere il beneficio di consentire ai cacciatori della nostra e di altre regioni, per le giornate venatorie rimanenti, di poter esercitare l’attività venatoria non soltanto all’interno del proprio comune, ma nel territorio ricadente entro i confini dell’Ambito Territoriale di Caccia di residenza venatoria. Questa richiesta è coerente con i provvedimenti già adottati dalle Regioni confinanti come Toscana, Umbria e Abruzzo. Sarebbe opportuno estendere un atto che riconosce il diritto rispetto a quanto pagato dai cacciatori prima della stagione, (tassa di concessione governativa; attestazione di pagamento della tassa regionale; attestazione di pagamento della quota assicurativa) restituendo loro piena funzione sociale, economica e faunistica nell’interesse della società civile tutta”.
“I cacciatori auspicano, – conclude Ciacciarelli – che la volontà politica si traduca in un atto formale con effetto immediato, che dia piena legittimità allo svolgimento di un’attività di riequilibrio e di controllo del patrimonio faunistico giustamente controllata ma anche di indiscutibile utilità sociale. Con la mia mozione si impegna il Presidente della Regione Lazio, l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali a far sì di consentire ai cacciatori, con effetto immediato, l’esercizio dell’attività venatoria non soltanto all’interno del proprio comune, ma nel territorio ricadente entro i confini dell’Ambito territoriale di caccia di residenza venatoria”.