La giornata conclusiva è quella del 12 giugno, con sei ore distribuite tra mattina e pomeriggio. L’intero corso ha un costo di 100 euro e avrà luogo presso la sede dell’Ambito veronese. Da qualche tempo la Provincia di Verona ha siglato una convenzione proprio con gli Ambiti Territoriali di Caccia e alcuni comprensori alpini della zona per gestire in maniera operativa e autonoma le uscite che hanno a che fare con l’ungulato. Tutti questi enti hanno l’obbligo di verificare le segnalazioni e provvedere al controllo oppure all’eradicazione del cinghiale nel territorio che è di loro competenza.
Oltre a Provincia, comprensori e ATC non bisogna dimenticare il ruolo delle aziende faunistico-venatorie. Tutti insieme individuano le aree che presentano la maggiore priorità di intervento, programmano le operazioni di abbattimento degli animali selvatici, forniscono gli strumenti necessari per la prevenzione (come ad esempio i recenti elettrificati) agli agricoltori che sono stati danneggiati e concorrono allo svolgimento dei censimenti. I controlli e gli interventi possono riguardare l’intero territorio provinciale, incluse le oasi, ma anche le zone di ripopolamento e cattura e le zone di rispetto che sono state istituite dagli Ambiti Territoriali di Caccia.
Tra l’altro, l’ATC Verona “Dei Colli” ha organizzato per lo stesso periodo un altro corso molto interessante, quello relativo alla sicurezza. In questo caso si tratta di un’unica giornata di lezioni, quella del prossimo 13 giugno, sempre nella Baita Alpini citata in precedenza: il corso durerà tre ore (dalle 19 alle 22 per la precisione), con un unico docente. La validità di questo corso, infine, sarà pari a tre anni. Di conseguenza, tutti coloro che hanno partecipato tre anni fa (nel 2013) saranno obbligati a portare con loro l’attestato ricevuto in quella occasione per apporre l’attestazione della nuova validità triennale.