Sono diversi i corsi di formazione e abilitazione che gli Ambiti Territoriali di Caccia stanno promuovendo in questi ultimi giorni. Dopo l’ATC Latina 2, anche quello di Alessandria ha deciso di organizzare delle lezioni per abilitare appunto alla caccia di selezione agli ungulati, nello specifico caprioli, daini e mufloni. Si tratta di un corso pensato per i cacciatori che sono in possesso dell’abilitazione venatoria prevista dalla legge e che hanno intenzione di ottenere questo attestato per le tre specie. Le domande di ammissione possono essere presentate tramite un apposito modulo fornito dall’Ambito piemontese entro e non oltre il prossimo 18 febbraio.
È già stato chiarito che le lezioni cominceranno soltanto dopo aver raggiunto il numero minimo di partecipanti, cioè 15. Il numero massimo consentito, invece, è 50. Sono stati preparati diversi moduli, dunque vale la pena approfondire gli argomenti che saranno trattati. Anzitutto, si inizierà con un quadro normativo nazionale e regionale per quel che riguarda la gestione faunistico-venatoria degli ungulati, senza dimenticare gli interventi di miglioramento ambientale, le catture e le reintroduzioni.
Non mancheranno i concetti di ecologia applicata, oltre ai principi e ai metodi generali per stimare le popolazioni delle tre specie dal punto di vista quantitativo. I censimenti e le stime sull’abbondanza, i metodi diretti e indiretti di prelievo e le modalità di applicazione ai casi concreti avranno altrettanto spazio nel corso. I moduli riguardano poi i singoli ungulati. Per i caprioli, i daini e i mufloni si scopriranno quindi il riconoscimento in natura delle classi e le età, ma anche l’ecologia e la biologia della specie.
Molto interessante sarà la lezione dedicata alla tecnica del prelievo, di conseguenza si approfondiranno i temi legati alle armi, alle munizioni, le norme di sicurezza, la balistica, la reazione al tiro, la valutazione degli effetti del tiro e il recupero dei capi feriti attraverso il cane da traccia. L’Ambito Territoriale di Caccia alessandrino ha pensato inoltre a una esercitazione pratica di maneggio e di tiro con le armi a canna rigata e dotate di ottica di mira: i cacciatori verranno testati nella prova di tiro su un bersaglio fisso a cento metri, ma ci sarà anche una esercitazione pratica su come bisogna trattare i capi abbattuti.
Infine, vanno ricordate le lezioni relative al trattamento delle spoglie, le norme sanitarie e le modalità di redazione delle schede di abbattimento; l’esame scritto (due sessioni di quiz a risposta multipla) è previsto per il 29 marzo, mentre quello orale è stato fissato al 5 aprile e verterà sul riconoscimento del sesso degli ungulati e delle classi di età.