ARCI CACCIA | “È notizia di stampa recente che un deputato del Movimento 5 stelle, Presidente della Commissione Ecomafie si è fatto vanto della sua presenza in un poligono di tiro e di essere titolare di un porto d’armi. Ci fa piacere che la sua performance contribuisca a fare un po’ di chiarezza sul tema.
È storia la diffusa presenza dei M5S a sostegno delle firme per il “referendum fallito” contro la caccia, motivata anche per il “pericolo” della diffusione delle armi e sostenuta dal supporto degli organi d’informazione loro vicini, nonché dalla sponsorizzazione di un grande “attore” della politica, un tempo non restio alle cene dei cacciatori in quel di Cecina.
Abbiamo consapevolezza della diffusione nel loro corpo elettorale di tanti amanti l’”ars venandi”, di dirigenti cacciatori e tiratori sportivi. Il “livore” per la fallita raccolta di firme richiama ad un tema che per noi in politica dovrebbe contare sempre: la coerenza.
La nostra posizione sulle armi di chi pratica attività sportive e la caccia, dei valorosi uomini delle forze dell’ordine, di chi con le armi ci lavora, dei collezionisti, sulle normative e la sicurezza da assicurare è chiara: tutela dei diritti dei titolari e rispetto delle normative.
L’abbiamo rappresentata alla Commissione Parlamentare competente quando siamo stati ascoltati e registrate in video.
Come nella natura di una organizzazione democratica, siamo portatori di una cultura non minoritaria e tantomeno abbiamo “complessi di inferiorità”, caratteristica di chi urla perché teme il confronto. Noi lo pratichiamo a tutto campo con tutti, senza pregiudizi ideologici ed elettorali. Gli argomenti che abbiamo portato – ieri, oggi, domani – hanno concorso a migliorare le proposte di legge quando sono state ascoltate, come quando abbiamo ottenuto che per i cacciatori e i tiratori sportivi la normativa attuale fosse sufficiente.
Questo fa la differenza da chi “abbaia alla luna”…. ma risultati pochi…
Sappiamo che il tema, al di là di “speculazioni di partito”, di cui si alimenta la pochezza della politica, è altro: è quello di un confronto con le nuove generazioni, che per noi è più facile comprendere per dati oggettivi.
È così che abbiamo grande attenzione rispetto ai movimenti mondiali sul clima, al movimento pacifista, al contrastare la “guerra” e le armi per farla. Di quei movimenti ci sentiamo parte, plaudiamo e partecipiamo ai valori della Marcia Perugia Assisi ancora con più sentimento, avendo malgrado la mia giovane età, partecipato ad una guerra.
Per questo al Deputato diciamo: ha senso sparare col kalashinikov che alle orecchie di tanti ricorda l’Armata Rossa con annessi e connessi, fatti che a dir poco non scaldano i cuori? Alle note di Mother Russia di una banda di spicco della musica dura, preferiamo di sicuro “Romagna mia” di un indimenticabile Casadei. Altra musica d’amore per la natura, per la gioia che dà la vita. E Lui era cacciatore”..
Christian Maffei