Una intera squadra di caccia della Valle Roveto, in provincia dell’Aquila, sfrattata dal territorio e costretta a trasferirsi per le battute a 80 chilometri dal luogo di residenza. E’ quanto accade a Civitella Roveto in base a un provvedimento del l’Ambito territoriale di caccia Roveto-Carsolano, presieduto da Carlo Piccirilli, reggente da due anni in virtù del mancato rinnovo delle cariche. “Anche quest’anno”, spiegano i cacciatori, capitanati da Iuri Tocci, “nella riunione tenutasi il 19 settembre scorso, il presidente, in qualità di reggente, ha asserito di poter svolgere solo attività di ordinaria amministrazione.
Per questo motivo non ha tenuto in considerazione le richieste di assegnazione delle zone di caccia, pur essendo scadute da ormai un anno”: Il presidente, secondo i cacciatori, ha lasciato invariate la assegnazioni precedenti. “In tal modo”, affermano i cacciatori guidati da Tocci, “alla nostra squadra di caccia costituitasi con tutti i requisiti previsti dalla legge e composta da 20 cacciatori, di cui 12 residenti a Civitella Roveto, è stata assegnata un zona a circa 80 chilometri di distanza dal luogo di residenza. Oltretutto”, protestano, “nella stessa squadra sono iscritti anche cacciatori ultraottantenni con evidenti difficoltà di trasferimento.
Questa situazione comporta notevoli disagi, tali da costringere il gruppo a non poter esercitare questo sport, avendo oltretutto pagato le tasse di rinnovo anche allo stesso Atc”. In sostanza i cacciatori di Civitella e dintorni sono costretti a restarsene a casa a causa di disagi troppo preponderanti per svolgere l’attività di caccia in modo piacevole. “Va sottolineato”, concludono, “che la macro area del comune di Civitella Roveto e di circa 3.000 ettari ,precedentemente assegnata per il 50 per cento circa a una unica squadra. Quello che ci chiediamo è perché non si divide l’area assegnando il 25 per cento del territori a ciascuna squadra? Le squadre nel comune oggi sono in totale quattro, compresa la nostra” (MarsicaLive).