«Gli avvistamenti di animali stanno aumentando notevolmente – spiega l’agricoltore e membro della giunta dell’Associazione Contadini di Biella, Marco Aondio -. Tra i motivi, non è da dimenticare l’assenza dei pastori che d’abitudine portavano le greggi a pascolare nei campi. Con loro, queste persone, hanno spesso due particolari razze di cani: i pastori abruzzesi e quelli maremmani utilizzati per allontanare i lupi dalle pecore. Inevitabilmente questi cani spaventavano anche i selvatici che ora invece, girano indisturbati».
Ma il coltivatore ha anche notato alcuni ritorni particolari. «Dopo molti anni sono ricomparsi i Germani Reali (le anitre selvatiche), oltre ad un numero sempre più numeroso di cicogne». Nonostante siano molti i caprioli che si possono notare sui terreni confinanti con le strade, a spaventare Aondio sono i cinghiali. «Meno presenze di automobili e di cacciatori tutor ha permesso che questi animali, oltre ad essersi riprodotti in maniera esponenziale, ora stanno arrivando in pianura dove trovano più da mangiare – dice ancora l’agricoltore -. Si tratta di un danno enorme per tutti i coltivatori della provincia che si stanno ritrovando i loro terreni totalmente distrutti».