Per i primi tre cacciatori di entrambe le categorie, inoltre, sono previste coppe e cartucce. In aggiunta, verrà assegnata una bottiglia di vino al quarto e al quinto classificato. L’inizio è stato fissato alle 8, mentre le iscrizioni potranno essere effettuate direttamente sul campo di gara. Tutti i cani che parteciperanno alla prova lombarda dovranno essere provvisti di microchip oppure di tatuaggio ed essere muniti di collare e di guinzaglio: la museruola è richiesta per gli animali mordaci.
Questa prova su quaglie liberate senza sparo è una di quelle riconosciute dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI). La selvaggina valida per le qualifiche e la classifica finale è quella idonea per la valutazione del lavoro del cane. Il giudice ordina e controlla l’immissione dei volatili sul terreno in cui viene effettuata la prova, con una distribuzione in tutto il campo utile. La caratteristica maggiormente premiata nelle razze inglesi è quella dell’andatura rapida e sostenuta, senza dimenticare la cerca ben aperta ai lati e di giusta profondità: il giudice andrà a valutare in maniera positiva anche l’avidità, il coraggio e la correttezza al frullo, mentre non è previsto il momento dello sparo come criterio di qualifica.
Diversi, invece, sono gli errori che non vanno commessi se si vuole evitare l’eliminazione. Ad esempio, i cani non devono mancare di iniziativa e la loro azione non può essere discontinua. Allo stesso modo, viene punita la cerca disordinata o effettuata in modo discontinuo, come anche lo stile non conforme alla razza, l’azione non conforme al tipo di prova e la mancanza di fondo. Il discorso vale, infine, pure per il rifiuto del consenso, il sospetto insistente, l’elusione del selvatico (in questo caso la quaglia), il consenso stentato e la mancanza di immobilità a frullo. In poche parole bisogna prestare la massima attenzione al comportamento dei cani e dei conduttori.