Non solo su questi passi appenninici si è sempre tranquillamente cacciato, ma su di essi e lungo le rotte migratorie i cacciatori nel corso dei decenni hanno allestito migliaia e migliaia di appostamenti fissi, dai quali compiono autentiche stragi dei poveri uccelli che arrivano stremati dal lungo viaggio!”, si legge nel comunicato Lac Umbria e Marche che richiedono “l’accesso ai dati anche per la localizzazione degli appostamenti di caccia, la cui posizione dovrebbe essere individuata attraverso le coordinate geografiche su GPS“.
Maggioranza risicata Lo scorso 17 giugno è avvenuta l’approvazione del regolamento comunitario sul Ripristino della Natura, denominato anche Nature Restoration Law. Il suo via libera è stato in un certo senso una sorpresa, in quanto lo schieramento dei Paesi contrari...
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