Gravi problematiche sulla bozza del calendario venatorio in fase di approvazione in Regione Umbria e Regione Marche sono state evidenziate dalla Lega per l’Abolizione della Caccia di Umbria e Marche. “Le sezioni LAC – Lega per l’Abolizione della Caccia di Marche ed Umbria – stanno tenendo, di fatto, bloccati i nuovi calendari venatori delle due Regioni confinanti per la prossima stagione di caccia 20212022. Il motivo dei continui rinvii da parte delle rispettive commissioni competenti regionali è legato al mancato riconoscimento della quindicina di valichi montani dell’Appennino Umbro – Marchigiano, posti al confine tra le due Regioni.
Non solo su questi passi appenninici si è sempre tranquillamente cacciato, ma su di essi e lungo le rotte migratorie i cacciatori nel corso dei decenni hanno allestito migliaia e migliaia di appostamenti fissi, dai quali compiono autentiche stragi dei poveri uccelli che arrivano stremati dal lungo viaggio!”, si legge nel comunicato Lac Umbria e Marche che richiedono “l’accesso ai dati anche per la localizzazione degli appostamenti di caccia, la cui posizione dovrebbe essere individuata attraverso le coordinate geografiche su GPS“.