C’è sempre una prima volta come si dice solitamente, una frase azzeccata come non mai per l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Come reso noto dalla sezione di Caserta della Federazione Italiana della Caccia, l’ente ha fornito per la prima volta un’analisi nazionale pubblica sui dati dei tesserini venatori. Si sta facendo riferimento al primo comma dell’articolo 2 del Decreto Ministeriale del 6 novembre 2012 relativo alle modalità di trasmissione e tipologia di formazioni sull’uso delle specie uccelli.
Le informazioni sono state fornite alla Commissione Europea insieme a tutte le pratiche che sono previste dalla proceduta EU Pilot. Secondo Federcaccia Caserta, “Segnare sul proprio tesserino venatorio i capi abbattuti, sia di fauna migratoria che stanziale, oltre ad essere un nostro dovere regolamentato dalla legislazione venatoria, rappresenta un dovere morale e contrariamente a quanto spesso si pensi, è un importante strumento di monitoraggio delle specie cacciabili”.
I dati in questione sono considerati fondamentali soprattutto nelle diverse fasi in cui si programmano i vari calendari venatori delle regioni italiane. Per la sezione locale dell’associazione, inoltre, la Campania è una delle regioni più virtuose in questo senso, a conferma del fatto che i cacciatori hanno le conoscenze legislative e la moralità giusta, in quanto hanno capito che il proseguimento dell’attività dipende anche da questo dettaglio.