E’ di questi giorni la notizia che l’Assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Toscana, Marco Remaschi ha scritto una argomentata lettera al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ed al Ministro dell’ Ambiente Sergio Costa, per sollecitare i rispettivi dicasteri a valutare ed approfondire la possibilità di consentire “in deroga” alle attuali disposizioni normative, l’attuazione di “piani sperimentali” di foraggiamento dissuasivo. Tali pratiche infatti, potrebbero contribuire alla stabilizzazione della popolazione di cinghiale, nelle aree boscate periferiche in presenza di condizioni climatiche avverse, con modalità indicate dalle “linee guida ISPRA”.
Infatti lo stesso Ispra, nelle Linee guida per le gestione del cinghiale nelle aree protette prevede che “… in aggiunta ai metodi di prevenzione diretta del danno da Cinghiale, esistono anche tecniche preventive di natura indiretta (foraggiamento dissuasivo), sostanzialmente riconducibili alla somministrazione di cibo complementare, almeno in parte alternativo, a quello offerto dalle piante coltivate. Per mezzo del foraggiamento artificiale si cerca cioè di riproporre agli animali condizioni di elevata produttività del bosco il quale, offrendo anche protezione e rifugio, diviene un habitat frequentato in maniera pressochè esclusiva.
Opportuni accorgimenti, come una sufficiente dispersione dei punti di foraggiamento ed il loro posizionamento in settori “strategici”, consentono di “legare” gli animali al nuovo territorio”. La richiesta di Remaschi va incontro anche alle numerose sollecitazioni più volte avanzate dal mondo venatorio e dagli stessi ATC, per consentire una pratica che può dare buoni risultati nel contenimento danni soprattutto in aree sensibili ed in particolari periodi dell’anno. La parola passa ora ai rispettivi Ministeri per le scelte operative e per le necessarie valutazioni di merito.
La vicenda ungulati e soprattutto la gestione del cinghiale, sotto il profilo dei danni alle coltivazioni ed agli incidenti stradali, continua ad essere sotto i riflettori della politica Regionale. E’ di oggi, la notizia che la Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale presieduta da Gianni Anselmi (PD), ha approvato il provvedimento sulle nuove aree vocate e non vocate alla specie. La prossima settimana il provvedimento andrà in Consiglio Regionale per la definitiva approvazione.