Altri cento finiranno invece fra Beverino, Borghetto, Brugnato, Carro, Carrodano, Pignone e Riccò del Golfo mentre gli ultimi cinquanta saranno liberati a Bonassola, Deiva, Famura e Levanto. Tutti ovviamente andranno incontro al loro destino e al fiuto di cani e cacciatori consolidando una tradizione di lungo corso del nostro territorio nonostante nel tempo le voci dei contrari alla caccia si siano fatte più ampie e consistenti (Cittadellaspezia.com).
Analisi della carcassa Primo caso di peste suina africana in Toscana in un cinghiale, rinvenuto morto, nel comune di Zeri (Ms), al confine con la Liguria. Il ritrovamento è avvenuto nella giornata di giovedì 18 luglio in un’area già attenzionata...
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