Altri cento finiranno invece fra Beverino, Borghetto, Brugnato, Carro, Carrodano, Pignone e Riccò del Golfo mentre gli ultimi cinquanta saranno liberati a Bonassola, Deiva, Famura e Levanto. Tutti ovviamente andranno incontro al loro destino e al fiuto di cani e cacciatori consolidando una tradizione di lungo corso del nostro territorio nonostante nel tempo le voci dei contrari alla caccia si siano fatte più ampie e consistenti (Cittadellaspezia.com).
Produzioni agricole e zootecniche La Giunta Regionale del Veneto, con delibera su proposta dell’assessore regionale alla Caccia, Cristiano Corazzari, ha approvato l’aggiornamento dei valori tabellari per l’indennizzo dei danni causati da grandi carnivori selvatici agli allevamenti e più in generale...
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