La Spezia: Cacciatore trovato ubriaco alla guida dopo una battuta di caccia al cinghiale, i Carabinieri lo fermano e ritirano patente e porto d’armi.
Un cacciatore ha trascorso tutta la giornata a caccia nei boschi della vallata con i colleghi della squadra di caccia al cinghiale, e tra un appostamento e una pausa con gli amici, si è concesso qualche bicchiere di vino di troppo. Una battuta di caccia che un cinquantenne residente in bassa Val di Vara ricorderà a lungo, dato che per diverso tempo non potrà esercitare la sua passione: pizzicato ubriaco al volante dai carabinieri, si è visto togliere in un colpo solo la patente di guida, il suo fucile e il porto d’armi. E’ accaduto l’altro ieri a Riccò del Golfo, dove l’appassionato della doppietta stava facendo ritorno a casa dopo una battuta di caccia lungo i crinali della zona, alla ricerca di cinghiali. Una giornata proficua, con la squadra che aveva abbattuto alcuni ungulati e, per questo, aveva voluto celebrare l’ottima giornata con un bel brindisi.
I guai, per il cacciatore, sono arrivati quando si è messo al volante per fare ritorno nella propria abitazione. L’uomo è incappato in un posto di blocco, di quelli quotidianamente organizzati nel centro del paese di Riccò del Golfo dai carabinieri guidati dal maresciallo Pasquale Mastroianni. I militari, che avevano seguito l’andamento insicuro e zigzagante dell’autovettura lungo il rettilineo che attraversa il paese, non hanno avuto dubbi.
Lo hanno fermato, e lo hanno sottoposto all’etilometro. Che inevitabilmente, ha segnalato valori di alcool nel sangue quasi tre volte superiori rispetto al limite consentito dal codice della strada. Così, al ritiro della patente, è seguita una misura cautelare forse peggiore per chi ama le battute di caccia: i carabinieri hanno sequestrato il fucile e le munizioni, e hanno disposto il ritiro cautelare del porto d’armi.
23 novembre 2014
Fonte: LaNazione
Fonte: TerreMarsicane