La Regione non sembra avere i poteri giusti per gestire questa presenza, nonostante la proposta di un piano di controllo su scala regionale, poi bocciato a Roma. Pan ha assicurato che la presa non sarà mollata, anzi al Ministero dell’Ambiente verrà chiesto un piano nazionale di conservazione e gestione del lupo con specifiche deroghe per le aree in cui il predatore risulta maggiormente insidioso.
Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza Stato-Regioni, il Veneto, la Toscana e la Provincia autonoma di Bolzano hanno negato l’intesa al piano proprio perchè mancavano queste deroghe. L’attenzione rimane alta, soprattutto tramite il monitoraggio tecnico dei branchi e strategie dissuasorie, con i recinti che potranno essere potenziati anche nella prossima stagione di alpeggio.