Già nelle vicine Marche si caccia da novembre a gennaio, con due giornate di battuta a ottobre. C’è poi, tra i cacciatori, chi chiede che il periodo di caccia venga allungato oltre i tre mesi. Ma anche chi contesta che esista una vera emergenza. E poi c’è chi attacca direttamente la gestione fatta da alcune squadre, che hanno introdotto specie non autoctone e limitano gli abbattimenti, nonostante le quote assegnate dagli Atc in base alle zone. Confagricoltura, intervenendo dopo le novità prospettate dall’assessore Morroni in Consulta, plaude alla scelta della Regione di venire incontro alle esigenze degli allevatori.
Scelte che sembrano andare nella direzione di limitare l’autonomia finora concessa alle squadre di cinghialisti. L’assessore Morroni ha anche annunciato che intende facilitare lo sviluppo della filiera delle carni di selvaggina per perseguire obiettivi economici e di sanità. Per ultimo, al fine di contenere il proliferare di cinghiali, ha evidenziato come alcuni interventi saranno mirati per le aree a Parco, dove gli animali selvatici si riproducono spesso in modo incontrollato, per poi riversarsi nel resto del territorio (Tutt’oggi).