Fernanda Cecchini, assessore alla Caccia della Regione Umbria, ha annunciato il ricorso dell’ente locale contro la recente decisione del TAR che ha sospeso le due giornate in pre-apertura (2 e 9 settembre). Si tratta di un appello cautelare rivolto al Consiglio di Stato. La Regione è totalmente coinvolta in questa vicenda, visto che il calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019 è stato approvato dalla Giunta nel pieno rispetto dei tempi previsti e prendendo spunto dai vari pareri scientifici.
Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria ha invece deciso di dare ragione al WWF, associazione che aveva presentato un ricorso contro la giornata e mezza in pre-apertura. La scelta della via giuridica è stata presa al termine della Consulta Faunistico Venatoria convocata proprio per discutere dell’argomento. Anche le associazioni venatorie si stanno muovendo nella stessa direzione. In particolare, la Federcaccia regionale ha fatto sapere di voler presentare un’istanza e ottenere la discussione prima di settembre.
Come precisato dall’assessore Cecchini, le stesse associazioni hanno deciso di costituirsi in maniera del tutto autonoma. Il fulmine a ciel sereno della sentenza del TAR ha smosso l’intero mondo venatorio. Ora si capirà quali spiragli ci sono, visto che le due giornate previste per cacciare alcune specie sono piuttosto vicine nel calendario.