Lo stesso Remaschi ha voluto sottolineare una delle novità principali. Si tratta di un unicum a livello nazionale, con decisioni simili a quelle degli scorsi anni, fatta eccezione per gli ungulati, visto che ci sarà maggiore flessibilità nei vari territori. Il periodo venatorio 18 settembre-30 gennaio riguarda tordo bottaccio, alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione e volpe.
Nello stesso periodo, inoltre, potranno essere cacciati conigli selvatici, merli, quaglie, tortore, fagiani e minilepri. Il prelievo sarà vietato a partire dal 31 ottobre per il combattente, mentre per la starna e la pernice rossa le date dello stop saranno il 30 novembre e l’8 dicembre. Un ultimo cenno lo merita il numero di capi da abbattere. Ogni cacciatore potrà cacciare 100 allodole, 25 quaglie o tortore, 20 beccacce e morette, 10 pernici rosse e 5 starne in tutta la stagione.