Alessandro De Martini, responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina africana e direttore generale della Presidenza della Regione Sardegna, è intervenuto nel corso della Fiera della Caccia di Macomer per ringraziare personalmente il mondo venatorio. I cacciatori sardi sono stati fondamentali con il contributo offerto, la raccolta di campioni di cinghiali abbattuti e altre attività che hanno agevolato il monitoraggio della patologia che colpisce i selvatici.
Gli stessi cacciatori isolani sono stati ringraziati per aver dimostrato un grande senso civico e responsabilità verso le istituzioni e l’interesse di tutti i cittadini. La raccolta riguarda i campioni di diaframma per le analisi necessarie sulla trichinella. Nelle zone non infette, inoltre, è necessario un prelievo di sangue su almeno 59 capi abbattuti per singolo macroareale: nelle zone infette, al contrario, i prelievi riguardano tutti i capi, senza dimenticare un campione di milza.
In base ai dati diffusi finora, sono oltre 9mila i chilometri quadrati di zone infette. La collaborazione con le compagnie di caccia è stata esaltata anche dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, il quale ha il compito di stilare i report ufficiali. Nella stagione venatoria 2016-2017 i campioni sieropositivi sono stati 237 su 15673 complessivamente raccolti.