Ne è nata anche una polemica molto accesa tra l’Arci Caccia di Manfredonia e la stessa associazione ambientalista. Secondo Di Gioia, l’iniziativa della modifica era stata già annunciata il 9 novembre, quando fu comunicata la predisposizione all’adeguamento della delibera alla nota ministeriale per evitare qualsiasi tipo di conflitto con altri organi dello Stato e scongiurare inutili contenziosi. La Regione Puglia si è detta comunque consapevole dei danni provocati dagli storni alle colture, soprattutto quelle olivicole e orticole, come lamentato da molti agricoltori.
Infine, sono stati assicurati nuovi studi e nuove ricerche per affrontare le difficoltà e salvaguardare il territorio pugliese. Sono rimaste inascoltate le parole del presidente dell’Arci Caccia di Manfredonia, Luigi Le Noci, il quale si era rivolto ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle per ricordare come il parere dell’ISPRA non fosse vincolante e gli errori degli stessi pentastellati pugliesi sull’inizio effettivo della deroga.