La Seconda Commissione Consiliare della Regione Puglia ha approvato a maggioranza (gli unici astenuti sono stati il consigliere Liviano e il Movimento 5 Stelle) il regolamento che autorizza la caccia al cinghiale in forma collettiva. In tutto il territorio regionale verranno quindi consentite la caccia in braccata, quella in girata e quella collettiva agli ungulati. Le differenze sono presto dette.
Per quel che riguarda la braccata, lo svolgimento viene affidato alle squadre, tramite posizionamento di poste fisse e l’uso dei cani come ausiliari. Ogni squadra dovrà essere formata da un minimo di 20 cacciatori fino a un massimo di 40. Nella caccia in girata, al contrario, il cane non dovrà essere sciolto: a ogni azione prenderà parte un solo conduttore di cane, mentre il numero dei cacciatori sarà variabile (tra 4 e 10 per la precisione).
C’è poi il prelievo in forma collettiva: l’attività verrà consentita ai possessori di attestato di idoneità tecnica, acquisita tramite la partecipazione a corsi specifici di formazione e aggiornamento, oltre al superamento di un apposito esame. Le zone di caccia saranno delimitate con una segnaletica ad hoc almeno 24 ore prima della battuta vera e propria: i capi abbattuti verranno poi sottoposti a controllo sanitario, in modo da riscontrare eventuali malattie.