Non si è fatta attendere la risposta della Regione Piemonte dopo la grande manifestazione dei cacciatori lo scorso 10 giugno. In una nota ufficiale, il governatore Sergio Chiamparino ha voluto ribadire come non corrisponda al vero il rimprovero della Federazione Italiana della Caccia di non rispettare gli stessi cacciatori. Il Piemonte ha a cuore i loro diritti, ma lo stesso discorso deve essere fatto per tutti gli altri cittadini.
Inoltre, Chiamparino non ha dimenticato di sottolineare il rispetto nutrito nei confronti del Consiglio Regionale e del provvedimento legislativo adottato “a stragrande maggioranza” con cui è stato imposto il divieto di caccia a specie come la pernice bianca (cacciabile in passato), in quanto definita vulnerabile dall’ISPRA.
Il governatore e l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, hanno anche aggiunto che il rispetto è nutrito ovviamente nei confronti dell’intero settore agricolo, in particolare il suo diritto a non vedere invasi i campi da cinghiali e caprioli che continuano a proliferare. In questo caso, la gestione della caccia è stata definita errata, in quanto maggiormente finalizzata a conservare il numero degli ungulati per cacciarli meglio piuttosto che limitarlo. Il comunicato termina con l’ennesimo rispetto mostrato anche all’ambiente e al diritto dei cittadini di muoversi liberamente su tutto il territorio regionale senza pericoli.