C’era grande attesa per il voto di oggi, martedì 2 ottobre 2018, al Consiglio Regionale della Lombardia. I progetti di legge relativi alla caccia sono stati entrambi bocciati: si tratta del provvedimento relativo alla caccia in deroga a fringuello e peppola e di quello che riguarda l’uso dei richiami vivi nei roccoli. Il mondo venatorio era fiducioso, ma le cose sono andate diversamente. In particolare, è bastata la pregiudiziale di incostituzionalità per far “affondare” i progetti legislativi, oltre al fatto che si continua a temere l’avvio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea.
I voti favorevoli a questa pregiudiziale sono stati 42, mentre quelli contrari si sono fermati a 33. La bocciatura ha scatenato i partiti dell’opposizione, secondo cui la maggioranza si è “sciolta come neve al sole” nonostante avesse dichiarato in via ufficiale di essere granitica come poche altre sul prelievo in deroga.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha promesso che ci sarà un tavolo di confronto tra i vari partiti e le associazioni venatorie, in modo da approfondire il percorso migliore per quel che riguarda il 2019. Il prossimo anno dovrà essere quindi decisivo per due argomenti che stanno particolarmente a cuore dei cacciatori lombardi, anche se il percorso dovrà essere preparato meglio.