Come reso noto dall’assessore alla Caccia della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, è stata approvata una delibera che consentirà la caccia in deroga allo storno durante la stagione venatoria che si aprirà a settembre. Dal 2008 al 2017 lo storno ha causato alle colture lombarde danni accertati per 787mila euro. Nel 2017 ha provocato 60mila euro di danni a raccolti di vite, melo, mirtillo e ciliegio. Come spiegato da Rolfi, si è deciso di andare contro il parere dell’ISPRA, il quale consentiva il prelievo con alcuni limiti che rendevano e rendono impossibile la caccia.
L’obiettivo è quello di tutelare gli agricoltori lombardi e il loro lavoro. L’assessore ha anche sottolineato come non si accetteranno più dall’ISPRA delle imposizioni che non sono motivate dal punto di vista scientifico. Si è poi deciso di rilanciare l’appello al Governo e al Ministero dell’Ambiente per un incontro con le regioni che stanno perorando l’istanza della caccia in deroga, così da trovare una soluzione in tempi rapidi. Il prelievo dello storno potrà essere effettuato a una distanza non superiore ai 500 metri da vigneti e meleti localizzati sul territorio regionale.
Potrà essere effettuato dai cacciatori residenti in Lombardia espressamente autorizzati e ogni cacciatore dovrà annotare i capi prelevati sul tesserino venatorio. Il periodo sarà quello compreso tra il 24 settembre e il 31 ottobre 2018, senza dimenticare il numero massimo pari a 8mila capi prelevabili e un limite massimo pari a 600 cacciatori autorizzabili al controllo.