La bozza è presto detta: si punta a migliorare le funzioni del Comitato Faunistico Regionale, in modo da rappresentare tutti gli interessi in gioco. I pareri dello stesso Comitato verrebbero ampliati, senza dimenticare il coordinamento della caccia programmata. L’organo dovrebbe essere composto da 16 persone, vale a dire 5 rappresentanti delle associazioni venatorie, 5 rappresentanti delle organizzazioni agricole, 3 rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale e 3 rappresentanti degli enti locali.
Quattro di questi componenti, poi, dovrebbero essere designati in maniera congiunta dalle associazioni venatorie riconosciute. Panontin ha parlato inoltre di un’altra priorità, vale a dire l’introduzione dei collegi dei probiviri (organo che assumerebbe il compito di risolvere eventuali controversie tra distretti venatori), un articolo stralciato dalla legge di manutenzione che è stata approvata a luglio.