Paolo Panontin, assessore regionale alla Caccia del Friuli Venezia Giulia, ha proposto una nuova governance dell’attività venatoria per rispondere la recente sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta ha cassato l’articolo 19 della Legge Regionale sulla Caccia del 2008, dunque ora l’obiettivo è quello di arrivare a un’unica disposizione in materia. L’assessore è intervenuto nel corso di un incontro promosso dalla Federcaccia e a cui ha preso parte anche il governatore Debora Serracchiani.
La bozza è presto detta: si punta a migliorare le funzioni del Comitato Faunistico Regionale, in modo da rappresentare tutti gli interessi in gioco. I pareri dello stesso Comitato verrebbero ampliati, senza dimenticare il coordinamento della caccia programmata. L’organo dovrebbe essere composto da 16 persone, vale a dire 5 rappresentanti delle associazioni venatorie, 5 rappresentanti delle organizzazioni agricole, 3 rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale e 3 rappresentanti degli enti locali.
Quattro di questi componenti, poi, dovrebbero essere designati in maniera congiunta dalle associazioni venatorie riconosciute. Panontin ha parlato inoltre di un’altra priorità, vale a dire l’introduzione dei collegi dei probiviri (organo che assumerebbe il compito di risolvere eventuali controversie tra distretti venatori), un articolo stralciato dalla legge di manutenzione che è stata approvata a luglio.