Simona Caselli, assessore alla Caccia della Regione Emilia Romagna, ha spiegato come sia in corso un nuovo monitoraggio della situazione in vista dell’apertura generale della stagione venatoria 2017-2018. Non è escluso il rinvio per i cacciatori emiliani e romagnoli, ma si pensa anche ad alcune limitazioni per quel che riguarda alcune specie di selvaggina stanziale, in particolare lepri, fagiani, pernici e starne.
La pre-apertura dello scorso 2 settembre è comunque avvenuta senza problemi, ma ora l’assessore ha chiarito di non voler ignorare gli appelli ambientalisti e nemmeno i pareri dell’ISPRA. La pre-apertura non è stata impedita a causa delle limitazioni già presenti e in vigore. In particolare, tre giorni fa è stato possibile prelevare i volatili delle specie opportuniste, senza dimenticare che le uniche giornate ammesse sono quelle di giovedì e domenica (sempre fino alle 13).
Non mancano i limiti ai carnieri, oltre al divieto di cacciare gli uccelli acquatici. Secondo quanto riferito da Caselli, la Regione sta lavorando per capire come intervenire al meglio. Il rinvio potrebbe essere una delle scelte ritenute utili a tutelare la fauna. Il calendario 2017-2018 prevede che dal 17 al 30 settembre prossimi si possa andare a caccia per 4 giorni, in forma vagante, mentre per la caccia da appostamento si potrà rimanere fino al tramonto. Il divieto relativo agli acquatici, infine, riguarda il 95% delle zone umide regionali.