Fra quattro giorni i circa 35mila cacciatori campani avranno la possibilità di dar sfogo alla lunga attesa, nonostante un carniere piuttosto povero e caratterizzato da tortore africane, gazze e cornacchie. Le associazioni venatorie sono comunque preoccupate per la nota inviata nelle ultime ore dall’ISPRA alle regioni italiane e che riguarda le limitazioni e i divieti da imporre all’attività venatoria in relazione agli incendi e alla siccità.
Proprio le alte temperature avevano fatto aumentare le perplessità circa l’inizio della stagione a settembre. L’auspicio è che la Regione Campania non ascolti queste argomentazioni, confermando l’ultima decisione. Enalcaccia e Federcaccia continueranno a difendere la conferma del calendario, dato che il popolo di cacciatori campani è alla ricerca di certezze e garanzie.