Entrando più nel dettaglio di questa decisione, la scadenza del prelievo della beccaccia è stato prorogato di venti giorni (dal 31 dicembre 2018 al 20 gennaio 2019), mentre per i turdidi l’ultimo giorno è slittato di un mese intero, vale a dire dal 31 dicembre al 31 gennaio prossimo. La notizia è sicuramente incoraggiante per i cacciatori della Basilicata e, come era ampiamente prevedibile, sono insorti gli ambientalisti. In particolare, Legambiente ha contestato la scelta e il fatto che non sia più possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale a causa della tempistica.
L’associazione è intenzionata a rivolgersi al Ministero dell’Ambiente per segnalare questo fatto e il mancato rispetto dei pareri dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Proprio i ricorsi ambientalisti e animalisti sono ampiamente dibattuti in questo momento a causa delle ultime sentenze che hanno in parte stravolto i calendari venatori di diverse regioni.