Il Tribunale dell’Aquila ha condannato la Regione Abruzzo a risarcire i danni subiti dalle autovetture in seguito allo scontro con un cinghiale e l’altra fauna selvatica. I giudici hanno confermato le sentenze di primo grado e ora bisognerà fare i conti con un precedente giudiziario molto importante. Si sente spesso parlare di ungulati che attraversano all’improvviso, impattando contro i mezzi che stanno circolando.
Ad avere la peggio sono proprio i selvatici, ma la loro mole causa danni non indifferenti alle macchine. L’appello non ha lasciato scampo all’ente locale: l’avvocato Michele Accettella di Francavilla al Mare ha spiegato come le sentenze favorevoli di alcuni giudici di pace abruzzesi siano state fondamentali per arrivare a questa sentenza. Il precedente viene considerato praticamente unico in materia.
Il principio ribadito dal Tribunale è che la Regione è responsabile per quel che riguarda il controllo della fauna selvatica. Inoltre, c’è stata la prova di tutti gli elementi che costituiscono l’illecito ex articolo 2043 del Codice Civile (“Risarcimento per fatto illecito”). Il legale si occupa da anni di risarcimento danni in seguito a incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica, con i cinghiali che rappresentano il caso più emblematico e frequente.