Due giorni fa l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, è intervenuto nel corso di un convegno dedicato all’emergenza cinghiali e organizzato dall’AVAS (Associazione delle Vittime da Animali Selvatici). Pepe ha rinnovato ancora una volta ai ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, la richiesta di ampliare la caccia in braccata al cinghiale.
L’attività venatoria dovrebbe durare da settembre a gennaio, mentre oggi questo prelievo si estende soltanto per tre mesi l’anno. L’assessore ha voluto anche ricordare i risultati raggiunti grazie al contenimento dei cinghiali dalla scorsa primavera per tutelare i campi agricoli. Sono stati abbattuti 1875 capi, metà dei quali soltanto nel Chietino (983 capi per la precisione).
I numeri sono stati definiti confortanti, ma non completi e risolutivi. Inoltre, il trend di crescita delle richieste di risarcimento in Abruzzo è calato nel 2017, con una flessione quantificabile a livello regionale in 36 punti percentuali. Infine, Pepe ha sottolineato come quello dei cinghiale sia un problema di tutti, dunque devono essere coinvolti tutti gli enti, in primis gli Ambiti Territoriali di Caccia, i parchi, i comuni e le associazioni agricole.