La Regione Abruzzo ha approvato il Piano Faunistico Venatorio per il periodo 2019-2023, redatto con la collaborazione dell’ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, con il quale si autorizza la caccia selettiva per il cervo. L’associazione Italia Nostra si è opposta a questo prelievo. Ecco cosa è stato scritto in merito: “L’introduzione del cervo nel territorio abruzzese è avvenuta in tempi relativamente recenti, infatti è abbastanza raro incontrarlo nel corso di escursioni e passeggiate.
Dalla lettura delle analisi scientifiche e tecniche inserite nel Piano faunistico venatorio, che dovrebbero motivare e giustificare la riapertura della caccia al cervo, emergono evidenti contraddizioni. La competizione per la ricerca del cibo, tra cervo e camoscio, è un problema inesistente, essendosi verificato solo in casi eccezionali nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Italia Nostra intende ricordare ai legislatori regionali che la qualifica di “regione verde d’Europa” non può essere solo un motto di cui fregiarsi, ma una costante preoccupazione di tutti per la salvaguardia di un bene incommensurabile”.